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Qualità della vita, Cerruti (NM): “gestione fallimentare ai danni del cittadino” Attualità 

Qualità della vita, Cerruti (NM): “gestione fallimentare ai danni del cittadino”

“Nella puntuale classifica stilata dal Sole 24 Ore, anche quest’anno noi salernitani abbiamo assistito a una mortificazione che era politicamente prevedibile. La funzione del governo territoriale non è mai partita e la maggiore colpa è attribuita ai fatti catastrofici che riguardano episodi scaturiti da anni tristemente gestiti da una cappa di potere dedita soltanto ai personalismi”. Parla così Luigi Cerruti, coordinatore provinciale di Noi Moderato Salerno, commentando la classifica del Sole 24 ore sulla qualità della vita. “I parametri di valutazione messi in campo per ordinare questa classifica della vivibilità di un pezzo d’Italia non potevano che essere questi, indipendentemente dall’intelligenza e dalla capacità della maggior parte dei cittadini – ha aggiunto Cerruti – La verità risiede nelle difficoltà che caratterizzano la classe dirigente, che fatica a lavorare nel rispetto di un interesse comune. Ciò che manca è una strategia vera, univoca che guarda ai servizi essenziali, a partire da scuole, trasporti, turismo. Oggi si agisce con uno scollamento totale dalla realtà, sembra di vivere in un’Italia divisa”.

Poi, le previsioni per il futuro: “Ci prepareremo a un 2025 di riscatto, così come stiamo facendo da tempo, con il principale obiettivo di interrompere un fatto storico che rientra in un capitolo tragicomico della nostra provincia. Dopo anni di instabilità, oggi assistiamo finalmente a un governo politico serio che riserva una particolare attenzione alla provincia di Salerno, come dimostrano i finanziamenti ricevuti fino ad oggi dai Comuni senza alcuna distinzione di colori politici – ha aggiunto il coordinatore provinciale di Noi Moderati Salerno – Questo è il vero punto di partenza ed è un evento più unico che raro: sindaci e amministratori a trazione deluchiana non capiscono il loro valore reale perché temono l’esclusione dai finanziamenti regionali e, per timore reverenziale, si fanno portavoce di battaglie che non portano a nulla. Allora, se è vero che il cambiamento si decide nelle urne elettorali, noi ci batteremo per diffondere la verità e raccontare i risultati fino ad oggi raggiunti con lo spirito di unità che la coalizione di centrodestra ha già inteso mettere in campo. La rivoluzione non è ideologica ma di carattere culturale: riabituarsi a quell’approccio positivo che i salernitani hanno ereditato dalle radici storiche che li contraddistinguono.
Martedì sera, con la distribuzione delle mance ai consiglieri Regionali di maggioranza, senza un criterio logico, la mission di De Luca si blinda anche per una strategia di dimissioni anticipate per spiazzare gli avversari ed ergersi a Pirro”.

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